"Cucinare è come amare.. o ci si abbandona completamente o si rinuncia."

sabato 27 dicembre 2014

Pandoro-chiffon alla vaniglia

Ecco una vera e propria tradizione natalizia, una ricetta che deve essere obbligatoriamente fatta ogni anno in casa mia. Ricondivido con voi la mia tanto amata Chiffon Cake o Ciambella americana. La ricetta è la stessa che pubblicai esattamente un anno fa ( qui ), presa dal mitico sito di cucina Cookaround. Quest'anno, però, ho voluto osare cucinando la chiffon nello stampo da pandoro. E' stata un'idea più che apprezzata e ne sono felice, un'ottima idea regalo e non il solito pandoro burroso. La scioglievolezza di questa torta la rende particolare ed unica, adatta a tutti e per tutte le occasioni. Sul blog, troverete anche altre due versioni: quella al cioccolato e quella allo yogurt. Io ripubblicherò la classica, quella bianca alla vaniglia ma, a voi la scelta del vostro "pandoro-chiffon"! Concludo e aggiungo  che la dose utilizzata per lo stampo del pandoro è stata riadattata e ridotta, infatti, la ricetta pubblicata da me un anno fa, prevede l'utilizzo delle dosi intere da usare nel classico stampo da ciambella americana di 24 cm di diametro. 

Ingredienti per uno stampo da pandoro di 1 kg:

195 grammi di farina 00
● 200 grammi di zucchero ultrafino
● 10 gr di lievito per dolci
● 1 bacca di vaniglia
● 5 gr di cremore di tartaro
● 4 uova grandi
● 135 grammi di acqua
● 80 ml di olio di semi di mais
● 1 pizzico di sale
● zucchero a velo per guarnire

Preparazione :

In una ciotola capiente, mescolare la farina con lo zucchero, il lievito, il sale e al centro, senza mescolare, aggiungere i 4 tuorli, l'olio, l'acqua e i semini della bacca di vaniglia. Mettere da parte questa ciotola e in un'altra, montate a neve ferma gli albumi con il cremore. Riprendere la prima ciotola e mescolare per bene, sempre con lo sbattitore, fino a sciogliere tutti i grumi. Aggiungere gli albumi in vari tempi e incorporare questi, dall'alto verso il basso. Prendere lo stampo della chiffon cake o del pandoro di alluminio non imburrato o infarinato e versare il composto. Se il vostro stampo è antiaderente, NON IMBURRATELO, ma inzuppate un tovagliolo di carta di olio, ungere ed infarinare LEGGERMENTE il fondo e lati. Cuocere a 160° per 45-50 minuti sul ripiano basso (fare prova stecchino). Una volta cotto, far raffreddare il dolce capovolto, come si fa per i panettoni. Se avete lo stampo con i piedi, per voi sarà più semplice, in caso contrario, capovolgere il dolce su di una bottiglia, con il buco dello stampo conficcato nel collo della bottiglia, oppure, nel caso dello stampo da pandoro, appoggiare i bordi su  4 bicchieri, cercando di mantenerlo in equilibrio. Una volta freddo, staccare il dolce delicatamente con l'aiuto di una spatola e servire spolverizzato di zucchero a velo.

martedì 23 dicembre 2014

Baci homemade

Ecco un altro classico della nostra tradizione natalizia, questa volta, il cioccolato ne sarà il protagonista. I Baci homemade altro non sono che delle riproduzioni artigianali dei cioccolatini più amati nel mondo. La lavorazione è molto facile e semplice, il risultato sarà un successo garantito. Deliziose praline di cioccolato fondente con un cuore morbido di crema alla nocciola che contrasta con la croccantezza delle nocciole tostate. Io ho fatto la classica versione al cioccolato fondente, il mio preferito, ma la scelta della tipologia del cioccolato di copertura sta a voi; il procedimento sarà lo stesso ma potrete scegliere cioccolato bianco o al latte. Ovviamente la ricetta non è assolutamente di mia invenzione, ce ne sono state fin troppo di riproduzioni nel web di questi cioccolatini, per me, questa versione è la migliore.

Ingredienti per circa 50 cioccolatini:

  • 150 gr. di cioccolato fondente ( o quello che più vi piace )
  • 250 gr. di nocciole 
  • 250 gr. di crema spalmabile alle nocciole
  • 70 gr. di cacao amaro in polvere
Preparazione:

Tenere da parte circa 50 nocciole intere, il resto dovrete tritarle grossolanamente. Aggiungere alle nocciole tritate la crema alla nocciola, il cacao e mescolare e compattare il tutto. Formare delle piccole palline e adagiare in superficie una nocciola, facendo una leggera compressione. Far riposare il tutto in frigo per minimo 3 ore. Passate le ore di riposo, sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Adagiare le palline su una griglietta e far colare il cioccolato fuso, cercando di ricoprire il tutto. Mettere i baci su un vassoio rivestito di carta forno e far rapprendere il tutto in frigo.

lunedì 22 dicembre 2014

Biscotti Fior di Riso vaniglia e cacao

Ecco un'altra idea carina per le festività, una piccolissima e personale rivisitazione dei Biscottini Fior di riso pubblicati alcuni mesi fa. Sono dei biscottini a base di farina di riso molto delicati e leggeri, allora, perché non creare un binomio vaniglia-cioccolato? Ieri, ho preso la mia solita calcolatrice ( perchè la pasticceria è fatta di numeri e precisione), ho fatto calcoli e proporzioni e ho creato questi deliziosi biscottini metà cacao e metà vaniglia. Il risultato ottenuto sono dei biscottini friabilissimi che sprigionano il sapore della farina di riso unito all'aroma dolce di vaniglia da un lato e al gusto deciso del cacao dall'altro. 


Per la frolla alla vaniglia:

75 gr. di farina di riso
75 gr. di farina 00
3 gr. di lievito per dolci
1 fialetta di aroma vaniglia
20 gr. di latte intero
35 gr. di uova intere
45 gr. di burro
60 gr. di zucchero semolato
1 pizzico di sale

Per la frolla al cacao:

70 gr. di farina di riso
70 gr. di farina 00
10 gr. di cacao amaro
3 gr. di lievito per dolci
35 gr. di uova intere
20 gr. di latte intero
45 gr. di burro
65 gr. di zucchero semolato
1 pizzico di sale

Preparazione:

Per la frolla alla vaniglia:

Tenere gli ingredienti freschi (uovo, latte e burro) a temperatura ambiente. In una ciotola, frulliamo con lo sbattitore elettrico, a velocità bassa, il burro morbido con lo zucchero fino a renderlo spumoso e cremoso. Aggiungere l'uovo e mescoliamo sempre a velocità bassa. In una ciotola a parte, mescoliamo 75 gr. di farina 00 (teniamo da parte circa 12 gr.) , i 75 gr. di farina di riso, il pizzico di sale e il lievito. Versiamo nell'impasto di uova,zucchero e burro, metà del latte a temperatura ambiente (10 gr) miscelato alla vaniglia e 3-4 cucchiai di farine precedentemente setacciate. Mescolando sempre con il frullino, aggiungiamo il restante latte e la restante farina, a cucchiaiate. Ottenuto un impasto più corposo e facilmente lavorabile a mano, lo trasferiamo sulla spianatoia sulla quale abbiamo versato i 12 gr. di farina 00 messa da parte in precedenza. Impastiamo con le mani e otteniamo un panetto liscio, compatto e omogeneo. Adagiamo, successivamente, la palla di impasto su un foglio abbastanza grande di carta forno e cerchiamo di creare un rotolo, aiutandoci con la stessa carta ( tipo il salame di cioccolato). Una volta ottenuto il cilindro, cerchiamo di appiattire i bordi e cercando di creare un parallelepipedo (aiutiamoci con le mani o con un coltello o comunque con qualcosa di piatto) e sempre facendoci aiutare dalla carta forno, vista la morbidezza dell'impasto. 

Per la frolla al cacao:

Il procedimento è identico a quello per la frolla alla vaniglia, l'unica differenza sta nel setacciare il cacao insieme alle farine ed omettere la vaniglia nel latte.


Ottenuti i due parallelepipedi, li sovrapponiamo tra di loro e li attorcigliamo per bene intorno alla carta forno, mettendoli in frigo per 3 ore minimo, lasciandoli indurire. Passate le 3 ore, prendiamo un coltello NON A LAMA SEGHETTATA e tagliamo, con un colpo deciso, tocchetti di pasta con spessore di circa 7-8 mm. Vedrete che la parte tagliata avrà la caratteristica superficie ruvida e screpolata dei biscotti caserecci, poneteli sulla placca foderata della carta forno che avrete utilizzato per arrotolare la stessa pasta (sarà giù bella unta di burro) e cuocete in forno ( preriscaldato a 200°) a 180° per 20-30 minuti (devono risultare ben coloriti per dare la giusta croccantezza). Lasciateli raffreddare su una gratella.


Tranci di merluzzo alla livornese

La ricetta seguente, studiata nel web, è frutto di una mia ennesima voglia di cucinare il solito e noioso trancio di merluzzo in un modo appetitoso, facile ed economico. E' un piatto di grande riuscita, adatto alla stagione invernale ( e non solo ), se accompagnato da crostini diventa una cena deliziosa e, perché no, può diventare anche un piatto che arricchirà la vostra tavola delle feste. Il merluzzo viene cotto in un sughetto che si fonderà con i restanti ingredienti, creando giuste consistenze e sapori. Non ci sono altre parole da usare per descrivere la semplicità e il gusto tradizionale che questo piatto sprigiona ma, come è spesso dimostrato, queste sono le ricette più apprezzate.

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 tranci di merluzzo 
  • 300 gr. di pomodorini datterini o polpa di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cipolla dorata
  • 100 gr. di olive nere denocciolate
  • basilico e prezzemolo tritati
  • pepe, sale, olio extravergine di oliva q.b.
  • brodo vegetale q.b.

Preparazione:


Laviamo i tranci di merluzzo e tagliamoli a pezzetti molto grossolani, nel frattempo, tritiamo la cipolla e tagliamo lo spicchio di aglio e mettiamoli a stufare in una padella capiente, assieme ad un giro di olio extravergine, due mestoli di brodo e un pizzico di sale. Aggiungiamo, dopo che la cipolla si è ammorbidita, i pomodorini tagliati a pezzettini (o polpa di pomodoro ), il merluzzo e le olive. Facciamo moltissima attenzione nel rigirare i tranci di merluzzo, magari aiutiamoci con una spatola. Ricopriamo con un altro mestolo abbondante di brodo, regoliamo di sale e pepe e lasciamo cuocere fino a cottura del pesce, coprendo con un coperchio ma lasciando uno spiffero di aria per evitare che si condensi. Terminata la cottura del merluzzo, spolverizziamo di prezzemolo e basilico tritati e serviamo, magari accompagnandolo da crostini.

venerdì 19 dicembre 2014

Risotto spigola e limone

Una ricetta, una garanzia. Ecco la breve e perfetta introduzione che meglio descrive questo primo piatto. Un risotto dal sapore invernale, delicato e accessibile a tutti, un'idea alternativa ai vostri cenoni delle festività natalizie. Ho assaggiato per la prima volta questo piatto in un ristorante della zona e ammetto che avevo pregiudizi circa la presenza della spigola e del limone nel risotto. Personalmente, ho rivalutato il sapore della spigola proprio grazie a questo piatto, infatti, il mio timore era il forte odore di pesce che potesse dominare sugli altri ingredienti. Invece, la spigola accostata ad altri ingredienti presenti nella ricetta e, in particolare, il limone, assume una delicatezza e una cremosità che si fonde creando un piatto dove i sapori creano un'armonia perfetta e molto piacevole al palato. Ho voluto, cosi', riprodurre quel piatto che tanto mi aveva colpito e, armata di santa pazienza, ho navigato nel web alla ricerca di qualche riproduzione del piatto più fedele, ma nulla mi ispirava. La ricetta che condividerò è il frutto di mie rielaborazioni che meglio rappresentano il mio gusto personale, sperando, siano condivisibili con i vostri :-). Vi lascio la ricetta:

Ingredienti per 3 persone:

  • 350 grammi di spigola 
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 limone
  • 250 grammi di riso Carnaroli
  • olio extravergine di oliva, sale, pepe q.b.
  • una noce di burro
  • Parmigiano grattugiato q.b.
  • prezzemolo tritato q.b.
  • brodo vegetale q.b. o brodo di pesce q.b.( dipende dal vostro gusto; se volete un risotto con un intenso sapore di mare, usate quello di pesce, altrimenti il vegetale va benissimo e non altera i sapori )
Preparazione:


Pulire e sfilettare la spigola ( se volete risparmiare tempo e fatica, fatevela sfilettare dal vostro pescivendolo di fiducia). Tagliare i filetti a piccoli cubetti e facciamola rosolare in un giro di olio insieme allo scalogno tritato finemente. Aggiungiamo il riso, tostiamolo e sfumiamolo con il vino bianco e portiamo ad evaporazione. Successivamente, aggiungiamo, a piccoli mestoli e poco per volta, brodo caldo quanto basta per portare a cottura il risotto. Saliamo, pepiamo e, poco prima della fine, aggiungiamo un cucchiaino di succo di limone e poca buccia grattugiata e mescoliamo. Spolverizziamo di prezzemolo tritato, spegniamo e mantechiamo con la noce di burro e un paio di cucchiai di parmigiano. Copriamo per due minuti e servire.


martedì 16 dicembre 2014

Brioches con granella di zucchero

Una delle cose più belle delle sere invernali è potersi dedicare completamente alla cucina e, in particolar modo, ai dolci e al loro profumo che emanano, riscaldando corpo e mente. Non so perchè, ma pensare che di sera, fuori c'è il gelo e io, stanca e più pigra che mai, mi ritrovo tra le mie mura domestiche, immersa totalmente nel calore famigliare e protettivo, beh, chiamatemi pure nonna, ma a me queste piccole cose rendono felice. E cosa c'è di più bello nel preparare per la colazione del giorno dopo delle piccole brioches sane e dal sapore di casa? Ieri sera, presa dalla mia solita voglia di trovare qualcosa da fare in cucina, ho preso tutto l'occorrente, mi sono armata di santa pazienza e forza di volontà e ho realizzato queste brioches. Ammetto che, uno dei tanti motivi che mi ha spinto a fare le brioches piuttosto che una comunissima e banale ciambella o una crostata, è stato proprio il voler sfidare la mia inettitudine dinanzi ai lievitati. Dato che, "nothing is impossible", mi sono cimentatata nella preparazione delle brioches. Ammetto, inoltre, di essere, ahimè, nata "fragile" e, dunque, diversamente dalle altre volte, per questa ricetta ho utilizzato l'impastatrice e ho trovato un metodo a dir poco geniale per le lievitazioni. Il mio trucco sta nel mettere la pasta in lievitazione nel forno spento, magari con la lampadina accesa, insieme ad una tazza di acqua bollente, in modo che il caldo e l'umidità crei un ambiente ottimale per l'ottima riuscita della lievitazione. Essendomi commossa dinanzi alle mie brioches, credo che quello di ieri sia l'inizio di una lunga serie di lievitati.


Ingredienti per circa 20 brioches:

  • 300 grammi di farina manitoba
  • 80 grammi di farina di grano tenero
  • 60 grammi di zucchero 
  • 30 grammi di miele di acacia
  • 180 grammi di latte fresco intero
  • 12,5 grammi di lievito di birra 
  • 40 grammi di olio di semi di mais
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 60 grammi di uova intere
  • 1 pizzico di sale
  • 1 tuorlo + 2 cucchiai di latte + granella q.b. per spennellare

Preparazione:

Nella planetaria, mescoliamo le due farine e lo zucchero semolato; In una ciotola a parte, sciogliere il lievito con un goccio di latte e il miele. Aggiungere questo alle farina e lo zucchero e il sale, aggiungere, successivamente, la vaniglia, l'uovo, l'olio e iniziamo ad azionare il tutto a velocità moderata. Versiamo a filo il restante latte riscaldato e iniziamo ad aumentare la velocità; lasciamo impastare per circa 10 minuti abbondanti fino ad ottenere un panetto compatto e liscio. Mettiamo l'impasto in una ciotola unta di olio e spolverizziamo con poca farina, copriamo con la pellicola e mettiamola a lievitare in forno chiuso e spento, con la lampadina accesa e con la tazza di acqua bollente per circa 2 h. Dopo due ore, creare delle palline, roteandole sul piano di lavoro. Rimettiamo il tutto su una placca da forno foderata di carta e facciamo lievitare sempre con lo stesso metodo per altri 30 minuti. Trascorso il tempo necessario per la seconda lievitazione, togliamo le nostre brioches dal forno molto delicatamente senza sgonfiarle, spennellare di tuorlo e latte e granella di zucchero. Nel frattempo, preriscaldare il forno a 180° e cuocere le brioches in forno caldo per circa 15 minuti o comunque fino a doratura. Lasciamole raffreddare su una griglia.




sabato 13 dicembre 2014

Cartellate Pugliesi al cotto di fichi e al miele di arancio

A grande richiesta, è giunto il momento di ricondividere con voi un dolce natalizio tipico della mia zona: le note Cartellate Pugliesi. Cosa sono? Sono delle piccole roselline glassate, secondo i vostri gusti, nel vincotto o miele. Coloro che non conoscono l'origine e le caratteristiche del vincotto, beh, esso altro non è che il mosto di uva dal sapore molto dolce e che, noi pugliesi, utilizziamo durante la preparazione di dolci tipici, in particolare quelli natalizi. Documentandomi sulle varie tipologie di vincotto, erroneamente noi definiamo (e io lo facevo fino a poco tempo fa ) anche quello di fichi con la dicitura Vincotto, in realtà, in questo caso, non possiamo definire vincotto un succo proveniente da altra frutta. in tal caso, sarebbe più appropriato utlizzare la dicitura di "cotto di fichi" nel caso dell'utilizzo di fichi e così via per altri tipi di frutta utilizzati. Personalmente, nella mia famiglia, la tradizione vuole l'utilizzo del cotto di fichi per la preparazione delle cartellate, visto il gusto più dolce e la consistenza più caramellosa. Essendo un ingrediente dal sapore piuttosto particolare e deciso, mi rendo conto che possa non piacere a tutti, in particolare ai bambini. Ecco perchè, la tradizione va, spesso, a sostituire il tradizionale vincotto con del miele, per rendere la glassatura più delicata e  universale, oserei dire, sopratutto se utilizzerete un miele dal sapore piacevole al palato, motivo per il quale io amo utilizzare quello ai fiori di arancio nelle mie ricette. I tempi di preparazione e difficoltà delle cartellate sono piuttosto complessi, ma che Natale è senza cartellate? Vi lascio la mia ricetta.

Ingredienti :

Per le cartellate:

700 grammi di farina di grano tenero tipo 00
300 grammi di semola di grano duro
100 grammi di olio extravergine di oliva
200 grammi di vino bianco
acqua calda q.b.
olio per friggere q.b.

Per la glassatura:

700 ml di cotto di fichi (o quello più di vostro gradimento)
400 grammi di miele ( io ai fiori di arancio)
zucchero semolato q.b.
confettini colorati ( a piacere )

Preparazione:

Innanzitutto, vi consiglio di preparare le cartellate almeno 24 h prima della cottura e glassatura, poichè devono essere essiccate per bene per poi renderle croccanti e friabili al punto giusto. Mescoliamo la farina con la semola e al centro versiamo l'olio e il vino leggermente riscaldato e iniziamo ad impastare (io faccio con le mani ma, se fortunate, usate l'impastatrice e farete meno fatica!). Assorbito il vino, iniziamo ad aggiungere, gradatamente, l'acqua calda per creare un panetto dalla consistenza compatta e liscia e copriamolo con un panno umido per evitare che si secchi. Adesso, viene il bello! Prendiamo dei piccoli pezzi di pasta e stendiamola con il mattarello (o con la mitica Nonna Papera) di uno spessore molto sottile. Ricordatevi: più sottile sarà la pasta, più croccante sarà la vostra cartellata. Steso l'impasto, ritagliamo con la nota rotellina a zig-zag delle piccole striscioline di pasta larghe circa 4-5 cm e lunghe circa 20 cm (ovviamente le dimensioni è a vostro piacimento). Pizzichiamo la pasta, creando delle piccole conche, come nella foto 1.
Successivamente, iniziamo a rotolare su ste stessa la strisciolina, facendo attaccare per bene ogni conca tra di loro ( vedi foto 2 ).
Alla fine, avrete ottenuto una piccola rosellina e mettiamola, insieme alle altre, ad essiccare. ( vedi foto 3 )
Il giorno dopo, prendiamo le nostre cartellate secche  e le friggiamo in abbondante olio caldo. Una volta dorate, mettiamole sulla carta per far scolare l'olio in eccesso e, infine, lasciamole raffreddare. Nel frattempo, riscaldiamo il vincotto (o miele ) e portiamolo ad ebollizione. Tuffiamoci le cartellate ( a fiamma bassa, una volta che si è giunti al bollore ) e, con l'aiuto di due cucchiai, le rigiriamo per farle glassare per bene ed interamente. Man mano che la cartellate sono glassate, le adagiamo in una ciotola di vetro. Piccolo accorgimento: nel caso in cui vogliate procedere alla glassatura con vincotto, man mano che le vostre cartellate sono glassate, adagiatele nella ciotola a strati e su ogni strato spolverizzate con abbondante zucchero semolato e confettini colorati per caramellare ed addolcire il vincotto; nel caso del miele, è sufficiente procedere alla glassatura. Una volta terminata la glassatura, lasciamo raffreddare le cartellate e conserviamole chiuse ermeticamente. Sono dei dolcetti che possono conservarsi anche per lunghi periodi, se ben coperti e se lontani da fonti di luce e calore.

Foto 1


Foto 2
 

Foto 3
 

Con il cotto di fichi...
 

Con il miele di arancio...
 

lunedì 8 dicembre 2014

Stelle natalizie integrali

Inauguro ufficialmente l'inizio del periodo pre-natalizio con una ricetta dolce e meno calorica rispetto a ciò che la tradizione di Natale propone. Da ora in poi, sul blog alternero' ricette di tutti i giorni a quelle natalizie, dolci in particolare, regionali e di pura fantasia o vecchie ripubblicazioni. Dedicare il mio intero blog a ricette SOLO natalizie è alquanto banale e, oserei dire, noioso. Perciò,  concedero' parte dei miei post al Natale senza mai tralasciare nulla. Questa mia prima ricetta prevede l'utilizzo della farina integrale e dell'olio per ridurre al massimo le calorie ma non il gusto.

Ingredienti:

200 grammi di farina integrale (volendo,  potete sostituirne un terzo con della farina di riso per renderli più friabili)
65 grammi di uova intere
60 grammi di miele di acacia
50 grammi di zucchero di canna
5 grammi di lievito per dolci
Semi di una bacca di vaniglia
80 ml di olio di semi ( o di oliva leggero )
Latte q.b. per spennellare

Preparazione:

Lavorare le uova con i semi di vaniglia, il miele e lo zucchero e aggiungere gradatamente la farina setacciata con il lievito fino a formare un panetto. Stendiamo l'impasto con uno spessore di circa 1/2 cm e ritagliamo le stelle o la forma che meglio preferite. Spennellare di latte e zucchero di canna ed infornare a 180° per 15 minuti circa.

sabato 6 dicembre 2014

Cornucopia di parmigiano con cous cous allo zafferano e carciofi al profumo di scalogno

In cucina, si sa, non mancano mai gli avanzi di ingredienti utilizzati in altre ricette. E' nota, oramai, la mia voglia di creare piatti sulla base di ricette già esistenti e con quel pizzico di ingegno che non guasta mai. Avendo dei carciofi in frigo e che avevo utilizzato nella mia precedente ricetta, ho deciso malauguratamente di mettere la cucina sottosopra per dare vita ad un piatto che puo' risultare scontato e banale e, al tempo stesso, di estrema bellezza ed eleganza. Un'ottima e facilissima idea che stupirà i vostri ospiti, un piatto da haute cuisine se proprio vogliamo esagerare. Ho praticamente riadattato la mia versione di risotto allo zafferano con i carciofi sostituendo il riso con il cous cous, ma la vera sorpresa sta nella cialda di parmigiano creata nella forma di una cornucopia. L'idea di quest'ultima mi è venuta nella fase di lavaggio dei carciofi e, si sa, le idee migliori vengono nei momenti inopportuni. Ho così visto sul web e sono andata alla ricerca di un metodo standard per creare questa benedetta cornucopia che mi martellava la testa. Ho trovato di tutto: dallo stampo dei cannoli al flute. E cosa potevo utilizzare io per creare la forma? Le mie mani e carta forno per evitare, ovviamente, ustioni che mi avrebbero fatto passare il ponte dell'Immacolata in ospedale -.-". Non chiedetemi metodi precisi per creare la forma della cornucopia, mi sono fidata della mia vena artistica,  d'altronde,  non esistono metodi precisi se si vuole affermare la propria personalità ed originalità. Ecco la ricetta:

Ingredienti per 3 persone:

120 gr di cous cous precotto
125 gr di acqua
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale
4 carciofi
1 scalogno
Brodo vegetale q.b.
Sale, pepe, olio extravergine di oliva q.b.
Prezzemolo tritato q.b.

Preparazione:

Puliamo i carciofi e metterli in acqua e limone per 30 minuti. Nel frattempo preparate il cous cous e facciamo bollire i 125 gr di acqua, saliamola, mettiamo lo zafferano e l'olio. Spegniamo, versiamo il cous cous, sgraniamo cn la forchetta e copriamo. In un'altra padella, mettiamo a stufare lo scalogno tritato in un giro d olio e un mestolo di brodo. Laviamo i carciofi per togliere il retrogusto del limone, aggiungiamoli allo scalogno,  salate e pepate e coprite di tanto brodo quanto basta per portare a cottura i carciofi. Nel frattempo,  preparare la cornucopia e mettiamo in una padella antiaderente tre cucchiai di parmigiano grattugiato e schiacchiamo col dorso del cucchiaio e cerchiamo di stenderlo sul fondo della padella. Poniamola sul fuoco e non appena il formaggio inizia a bollire e a dorarsi, rovesciamo la "piadina di parmigiano" sulla carta forno e con l'aiuto di essa, arrotoliamo e cerchiamo di creare la forma della cornucopia. Lasciamola raffreddare e, successivamente, mescoliamo il cous cous ai carciofi, spolverizzare con il prezzemolo e riempire la cornucopia.

venerdì 5 dicembre 2014

Millefoglie di salmone, carciofi e patate

Un piatto nato dalla voglia di accostare ingredienti provenienti da due orizzonati differenti: mare e terra. Un azzardo ben riuscito che unisce la semplicità dei prodotti utilizzati al gusto e alla raffinatezza dei sapori ottenuti. Accostare il gusto deciso del salmone alla delicatezza dei carciofi e croccantezza delle patate è stato un esperimento ben riuscito che mi ha salvato la cena last minute. L'idea originale era creare una banalissima cena a base di salmone e carciofi ma, come è mio solito pensare, mi risultava una cena banale e alquanto spenta, ci mancava quel tocco in più di presentazione ed originalità. Ho, così, semplicemente aggiunto delle patate creando tre strati netti di ingredienti differenti et voilà, è nata la mia millefoglie di salmone, carciofi e patate. 

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 tranci di salmone ( io utilizzo sempre la parte della coda, spinata e pulita dal mio pescivendolo di fiducia)
  • 2 spicchi di aglio
  • 6 carciofi
  • 4 patate
  • olio extravergine di oliva, sale, pepe nero q.b.
  • brodo vegetale q.b.
  • prezzemolo q.b.
Preparazione:

Iniziamo con la preparazione del brodo vegetale; volendo potete accellerare i tempi e utlizzare il classico dado ma, personalmente, preferisco perdere qualche minuto in più e preparare un brodo homemade privo di conservanti. Ho, così, preparato il mio solito brodo vegetale a base di acqua portata ad ebollizione con una cipolla, una foglia di alloro, una zucchina, una patata, 3 pomodorini, una foglia di sedano, una carota, un mazzetto di prezzemolo e un pizzico di sale. Nel frattempo, ho pulito i carciofi, prelevato il cuore, tagliato a fettine e messe in acqua e limone per circa 30 minuti, procedimento che serve a togliere il retrogusto amaro del carciofo. Successivamente, ho pelato e lavato le patate e le ho tagliate sottilmente, tipo chips, e le ho messe in acqua con qualche cubetto di ghiaccio per renderle croccanti durante la cottura in forno. Ora prendiamo una teglia e mettiamo un giro di olio e gli spicchi di aglio tagliati a metà e schiacciati. Adagiamo i tranci di salmone, saliamo e pepiamo e mettiamo un po' di prezzemolo tritato. Creare il secondo strato con i carciofi scolati dall'acqua e limone e rilavati per levare il gusto di limone. Saliamo, pepiamo i carciofi e spolverizziamoli con altro prezzemolo tritato. Infine, ricopriamo i carciofi con le patate ( precedentemente scolate e condite con sale, pepe, prezzemolo ed un giro di olio). Adesso, ricopriamo il tutto con tanto brodo vegetale q.b. per portare a cottura l'intera ricetta. L'unico accorgimento è quello di non far galleggiare gli ingredienti nel brodo che, invece, dovrà ricoprire leggermente le patate. Inforniamo a 200° per circa 25 minuti o comunque fino a doratura delle patate ed assorbimento del brodo. Servire caldo.

lunedì 1 dicembre 2014

Tarte Tatin con salsa alla vaniglia di Ernst Knam

E finalmente è arrivato il momento di condividere sul mio blog una ricetta del mio beniamino del momento: il grande maestro Ernst Knam. Ebbene sì, anche io sono entrata nel giro delle "aspiranti pasticcere" del maestro e ho voluto iniziare dalla ricetta base vista e studiata nel suo programma Bake Off: la Tarte Tatin. A dire il vero, ho scelto subito di iniziare con questa ricetta per una scommessa con il mio compagno che, vedendo la probabilità di non-riuscita della torta al momento del suo capolvogimento sul vassoio, sottovalutava la sottoscritta e, ovviamente, si sbagliava. Ho, così, preso tutti gli ingredienti presenti nella ricetta e ho fatto torta e salsa di accompagnamento con ottima riuscita. Il fatidico momento del rovesciamento della torta e mele caramellate sul piatto da portata mi ha trasmesso ansia e timore di ritrovarmi un ammasso di mele prive di compattezza ed omogeneità e invece tutto è filato liscio. Io ho dimezzato la dose per le dimensioni della mia tortiera mini, ma vi lascio la ricetta intatta perchè il maestro ha già la perfezione nelle sue ricette e non ha bisogno di subire da noi, aspiranti food bloggers, varianti o stravolgimenti particolari. Promettendovi un'altra sua ricetta nei prossimi mesi, per ora, accontentavi della Tarte Tatin:

Ingredienti per la tarte tatin:

5 mele renette
150 g zucchero semolato
50 g burro
250 g frolla
Scorza di limone

Per la pasta frolla:

200 g burro
200 g zucchero semolato
75 gr uova intere
3 gr sale
1 stecca di vaniglia
8 g lievito in polvere
400 gr farina 00

Per la salsa:

100 ml di latte
100 ml di panna fresca
2 tuorli
1 baccello di vaniglia
35 g di zucchero

Per la frolla:

Lavorare a crema il burro morbido con lozucchero. Aggiungere i semi della bacca di vaniglia, le uova, la farina miscelata con il lievito, il sale e impastate il tutto velocemente, senza scaldare troppo la frolla.
Far riposare il panetto in frigorifero almeno 30 minuti.

Per la tarte tatin:

Sbucciate le mele, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo
Imburrate uno stampo da crostata abbastanza alto (20-22 cm), distribuitevi dei fiocchetti di burro e spolverizzate con la metà dello zucchero (i 150 gr previsti).
Disponete metà delle mele nella tortiera con la parte concava rivolta verso l'alto, spolverizzate con lo zucchero restante e disponete le mele restanti con la parte concava rivolta verso il basso incastrandole per bene.
Cuocete in forno già caldo a 230° per circa 15 minuti, una volta cotta, sfornatele, spolverizzate di buccia di limone grattugiata.
Prelevate 250 gr circa di frolla, stendetela sulla spianatoia con il mattarello, a disco (spessore di circa 3 mm) e diametro 2 o 3 cm in più della tortiera. Ricoprite le mele nella tortiera con il disco di frolla, ripiegando i bordi verso il basso cercando di avvolgere le mele. Cuocere la tarte tatin in forno già caldo a 180°per circa 30' o comunque fino a cottura, poi sfornatela, fatela raffreddare 5-10 minuti e capovolgetela su di un piatto da portata delicatamente e lentamente (è la fase più delicata).

Per la salsa:

Scaldate in un pentolino la panna, il latte e la bacca di vaniglia. Lavorate i tuorlicon lo zucchero, uniteli al composto di latte e vaniglia e mescolando con un cucchiaio di legno continuate la cottura, finchè la salsa velerà il cucchiaio, facendo attenzione a non far impazzire la salsa attraverso il bollore della stessa.